Anche le fonti rinnovabili di energia evolvono. Gli impianti di ultimissima generazione potrebbero costare meno di 1 dollaro per chilowatt prodotto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-06-2008]
E' recente la notizia della realizzazione, da parte di alcuni studenti del MIT, di un impianto per produrre energia elettrica mediante turbine, mosse dal vapore ad alta pressione generato in serpentine poste nel fuoco di specchi solari ad alta efficienza.
La soluzione prospettata lascia alquanto perplessi, anche per una serie di fattori facilmente intuibili, a cominciare dal consumo di energia sprecata dai motori di orientazione e inseguimento nonché dalle variabili introdotte dal ciclo giorno/notte, dalle stagioni e dalla latitudine dell'impianto.
Più convincente sembra invece una nuova concezione di antenna eolica posizionata in orizzontate, dotata di pale in grado di orientarsi automaticamente al vento in modo da ottimizzare il proprio rendimento anche in rapporto alla velocità del vento stesso.
Dagli studi per l'applicazione pratica della vela rotante nei trasporti marittimi (iniziati un centinaio d'anni addietro e poi abbandonati a causa del basso costo del petrolio impiegato nei grandi diesel marini ma ora ritornati di grande attualità), è consequenziale il trasferimento della tecnologia a semplici macchinari in grado di trasformare la spinta eolica in movimento che, anziché di traslazione, metta in movimento una dinamo in grado di generare elettricità.
Rispetto alle grandi torri dotate di elica rotante, poco gradite a causa dell'impatto ambientale, le nuove antenne cilindriche non sembrano incidere considerevolmente sul paesaggio e sono silenziose al punto di poter essere posizionate anche sui tetti condominiali, offrendo probabilmente anche i vantaggi di una facile manutenzione data la maggiore accessibilità.
Il rapporto costo/rendimento di un impianto in grado di produrre 250 chilowatt, stando a quanto si afferma sul sito Inhabitat scenderebbe già al rapporto di 1/1; il che lo renderebbe appetibile per enti e realizzazioni abitative in ambito urbano, anche in considerazione dell'ancora insufficiente resa dei pannelli fotovoltaici destinati all'uso civile.
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