Nel piano industriale per Telecom Italia, l'amministratore delegato riprende la convergenza tra fisso e mobile e riduce i dividendi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-03-2008]
E' all'insegna degli investimenti (e anche a discapito dei dividendi) il nuovo piano industriale di Telecom Italia presentato da Bernabè, per mettere al centro il cliente e migliorare la qualità del servizio.
Per questo motivo il mercato finanziario italiano non lo accoglie bene: è drogato dalla ricerca del profitto fine a sè stesso, ossessionato dalla finanza a breve termine; il titolo è sceso ancora ma Bernabè continua sulla sua strada, convinto che è il tempo sia galantuomo e che gli darà ragione.
Fare e disfare è tutto un lavorare: lo dicevano le nostre nonne e lo dice anche Franco Bernabè. Tronchetti Provera, dopo aver fuso Tim con Telecom Italia, nell'ottobre del 2006 le separava di nuovo, creando due divisioni: una per la telefonia fissa e una per la mobile, dopo che faticosamente per un anno i livelli organizzativi dell'una e dell'altra si erano integrate.
Insieme all'unificazione dei livelli dirigenziali, c'è anche l'unificazione delle reti di vendita e, in prospettiva, dei customer care, i servizi di assistenza alla clientela. Il tutto per ottenere risparmi che, uniti a dividendi più bassi, permettano di fare più investimenti, anche all'estero, senza appesantire ulteriormente il debito.
Il piano industriale Telecom prevede anche meno stock options per i manager, cioè meno retribuzioni legate all'andamento solo finanziario dell'azienda e più al raggiungimento di obbiettivi, tra cui, si spera, anche la qualità del servizio.
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