Molti utenti di Windows Xp non vogliono passare a Vista e chiedono con una petizione che Xp resti in vendita anche oltre la data limite del 30 giugno 2008. Microsoft ha risposto.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 08-02-2008]
Sul mercato ormai da più di un anno e prossimo al Service Pack 1, Windows Vista sembra dividere gli utenti Microsoft in almeno due gruppi: quelli che hanno adottato il nuovo sistema e, magari dopo un iniziale periodo di ambientamento, hanno cominciato ad apprezzarne i pregi e quelli che hanno deciso di restare fedeli a Windows Xp il più a lungo possibile.
A mettere in difficoltà questi zeloti di Xp ci sono solo due ostacoli: la fine del supporto e quindi la cessazione del rilascio di patch (che avverrà nel 2014 per gli aggiornamenti critici, per cui c'è abbastanza tempo per non preoccuparsi ora) e la fine delle vendite del sistema operativo stesso, soppiantato dal successore.
Quest'ultima possibilità è decisamente la più concreta: Microsoft prevede infatti che anche gli Oem smettano di vendere Windows Xp il 30 giugno di quest'anno, mentre le vendite per il settore "small business" respireranno un po' di più, cessando definitivamente a gennaio 2009.
"Ne siamo consapevoli" - ha detto un portavoce dell'azienda di Redmond parlando della petizione con il sito australiano Computerworld - "ma prima considereremo i feedback che avremo dai nostri partner e clienti". Le decisioni sul futuro di Xp - ha detto ancora il portavoce - si baseranno sui bisogni espressi da questi interlocutori privilegiati, ma l'aver preso atto della petizione è già un inizio.
L'origine dell'iniziativa "Save Xp" è da ricercarsi nella volontà di molti utenti business che si trovano bene con il sistema che stanno usando: lo trovano stabile, risponde alle loro esigenze ed è familiare. Al contrario ritengono che le innovazioni introdotte in Windows Vista non inciderebbero più di tanto sul loro modo di lavorare, e sono preoccupati per i problemi emersi finora: non vedono quindi perché dovrebbero cambiare, e preferirebbero poter essere sicuri di essere in grado di acquistare una copia regolare di Xp anche tra un anno.
Inoltre le richieste hardware di Vista imporrebbero un aggiornamento dei Pc, che non riuscirebbero a supportare il sistema operativo più recente: computer perfettamente funzionanti verrebbero buttati senza una vera ragione, cosa che le aziende, ma ancor più le scuole, non possono né vogliono permettersi. "Non ho niente contro Windows ma mi crea problemi che il signor Gates alla fine ci obblighi all'aggiornamento cessando il supporto degli altri sistemi operativi", dice uno dei firmatari.
Altri, che hanno lasciato dei commenti sul sito della petizione, hanno invece affermato che l'adozione di Vista è positiva, se si supera la curva di apprendimento iniziale paragonabile a quella affrontata lasciando la serie 9x.
Microsoft, dal canto suo, non si dice preoccupata: "Globalmente possiamo confermare che abbiamo venduto più di 100 milioni di licenze". Le indicazioni del mercato - affermano - sono positive, e la resistenza al cambiamento è solo normale e paragonabile a quella che si è presentata precedentemente nel passaggio tra una versione e l'altra.
L'adozione di Vista procede, fanno sapere i portavoce di Redmond, anche se molti venditori di personal computer, da Dell a Hp, da Lenovo a Fujitsu e Nec offrono tutti la possibilità di effettuare il downgrade a Xp: ad avvantaggiarsi maggiormente di questa opportunità sono le grandi compagnie.
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