La colpa sarebbe della società che ha prodotto il software usato dal drive.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 03-09-2007]
Sony si dichiara sostanzialmente innocente per la faccenda del secondo rootkit scoperto nei suoi prodotti.
Secondo quando dichiarato da Fredrik Fagerstedt, portavoce di Sony Svezia, alla stampa locale, anche le migliori intenzioni possono portare a risultati sgradevoli; tali dichiarazioni arrivano nel momento in cui anche McAfee si unisce al coro di chi sta criticando Sony.
Stando a quanto infatti si legge sul McAfee Avert Labs Blog, la colpa ricadrebbe sulla FineArt Technology di Taiwan, che produce programmi di crittazione ed è la diretta responsabile della creazione del software per il Sony MicroVault incriminato.
Nel frattempo, Sony ha sospeso la produzione dei modelli MicroVault USM-128C, USM-256F e USM-512FL, anche se la motivazione ufficiale parla di «vendite modeste», e avviato un'indagine sui problemi segnalati.
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