Grazie al divieto a fotocopiare il testo delle intercettazioni fra parlamentari e dirigenti Unipol, ogni giornalista sta romanzando la propria versione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-06-2007]
Sotto l'occhio vigile di Gip e Carabinieri, da ieri i molti avvocati degli imputati nel processo sullo "scandalo dei furbetti" possono prendere visione del testo delle intercettazioni di telefonate avvenute fra esponenti della maggioranza, come Fassino, D'Alema e La Torre e altri dell'opposizione, come Grillo, e manager indagati, come Consorte.
Nessuno può fotocopiare, scannerizzare, fotografare con cellulari o filmare con videofonini, né copiare a mano, salvo brevi appunti.
Questo divieto è per salvaguardare le telefonate dei parlamentari che non possono essere intercettate senza il consenso delle Camere. Le telefonate, in questo caso, non riguardano reati che avrebbero compiuto gli stessi poltici e perciò sono considerate telefonate private che hanno diritto di essere tutelate.
Ma grazie al divieto, nessun lettore-cittadino potrà sapere se queste indiscrezioni corrispondano davvero alle telefonate o sono pura invenzione o verità rielaborate, estrapolate per dimostrare questa o quella tesi. E' proprio il caso di dire che la toppa è peggiore del buco.
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merlin