Google: oltre il Pagerank

Il colosso di Mountain View illustra la Ricerca Universale.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-05-2007]

ragnatela

L'idea di riuscire a estrarre utilmente dati da una serie pressoché infinita di fonti non è affatto nuova in informatica; il problema è sempre stato il come e il tempo finché il costante miglioramento degli algoritmi ha dato una parziale risposta alla prima esigenza, la potenza e la velocità dei calcolatori una parziale risposta alla seconda.

Risposte parziali, appunto; e per quanto ottimizzato Page Rank -il programma di indicizzazione di Google- pian piano comincia a mostrare le corde, dovute anche a una concezione ormai obsoleta che punta dapprima all' indicizzazione di tutte le pagine Html e quindi la distribuzione delle stesse ad altri motori affiancati e dedicati alla ricerca verticale, a seconda cioè del tipo di contenuti: attualità, video, pubblicazioni, immagini e quant'altro.

L'algoritmo di indicizzazione poggia fondamentalmente sul numero di connessioni effettuate su una determinata pagina; ma dato il gran numero di accessi giornalieri (oltre 100 milioni) e l'incalcolabile numero di pagine indicizzate, alcuni link (ad esempio quelli relativi alle immagini) non verranno mai riportati perché letteralmente sepolti dalla massa delle pagine più ricercate. L'innovazione consentirà invece la ricerca mediante la consultazione orizzontale dell'intero data base, per proporre già dalla prima schermata i link ritenuti più pertinenti alla ricerca, indipendentemente dal formato o dall'origine dei dati.

A Silicon Valley si sono perfino inventati un neologismo tutto loro: la ricercologia è la nuova scienza, che vedrà il Web 2.0 come laboratorio di elezione e Marissa Mayer, vicepresidente operativo per i Prodotti e Servizi, la responsabile del successo commerciale dell'operazione di svecchiamento.

Perché una "ricerca universale" permette di consultare contemporaneamente e continuativamente tutti i dati disponibili e quindi di indirizzare le proposte per gli acquisti già selezionate in base al tipo di utilizzatore che accede al data base e non, come sinora avviene, proponendo genericamente un prodotto lasciando l'approfondimento alla curiosità del navigatore che vi inciampi casualmente mentre sta magari cercando tutt'altra cosa.

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