Tutti i lavoratori di Telecom Italia e delle aziende collegate si fermano. Assemblea permanente dei giornalisti e dei lavoratori della Tv La7.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-10-2006]
Una giornata intera di sciopero il 3 ottobre per tutti i lavoratori del gruppo Telecom Italia: le attività e i servizi come la telefonia fissa e mobile, ma anche tutte le società ausiliarie (da MP Facility a Telepost, da Telecontact a Targa Fleet Management).
Lo sciopero è proclamato dai sindacati confederali del settore delle Tlc (Fistel-Cisl, Slc-Cgil, Uilcom-Uil) contro la decisione del Cda di scorporare le attività della telefonia mobile e della rete in due società distinte che potrebbero essere vendute anche a cordate straniere.
I sindacati temono per la tenuta dei livelli occupazionali: non solo perché non erano mai stati messi al corrente del piano Tronchetti, ora portato avanti da Rossi, cosa forse più grave che non averne informato il presidente del Consiglio, ma anche perché più di un anno e mezzo fa hanno firmato un piano industriale che prevedeva la fusione Telecom/Tim, decine di miliardi di investimenti e 3.500 assunzioni a fronte di un numero pari di esodi: tutti impegni che oggi Telecom si rimangia.
Anche i giornalisti e i lavoratori della Tv La7, la televisione di proprietà del gruppo Telecom Italia, preoccupati da tempo per il futuro della loro azienda, a corto di investimenti e di cui spesso si vocifera la cessione, terranno nella stessa giornata un'assemblea permanente.
Il 5 e 6 ottobre si terrà a Napoli l'assemblea generale dei componenti Cgil eletti nelle Rsu-Telecom Italia, che verrà chiusa dal segretario generale della stessa organizzazione Epifani. Probabilmente Epifani chiederà al governo un maggiore impegno nella questione Telecom Italia, anche per favorirne la ripatrimonializzazione, in cambio del mantenimento dell'unità sostanziale di Telecom in cui rete e telefonini potrebbero costituire due business unit con larga autonomia gestionale ma sempre all'interno di un'unica azienda.
Per ora rimane inevasa la richiesta dei sindacati confederali di essere ricevuti sul caso Telecom dallo stesso Prodi. I sindacati hanno chiesto all'Authority per le Tlc di essere sentiti e coinvolti sul processo di riorganizzazione della rete, ed è certo che gli stessi sindacati si costituiranno parte civile nel processo sulle intercettazioni di Tavaroli e compagni, che avrebbero riguardato anche dipendenti e sindacalisti del gruppo Telecom.
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