Le prossime generazioni di virus writer potrebbero creare volutamente worm che si diffondano più lentamente.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-09-2006]
Potrebbe esserci una inversione di tendenza nelle strategie dei virus writer: l'obiettivo potrebbe spostarsi da tentativi di infettare milioni - se non decine di milioni - di computer di tutto il mondo in poche ore (ricordiamo ad esempio uno per tutti il virus Sasser che fece si strage in poco tempo ma che in tempi altrettanto abbastanza brevi fu debellato) a infezioni più "silenziose", limitate e quindi occultate al grande pubblico.
Automaticamente sarebbero anche più pericolose: ci sarebbero immediatamente meno riferimenti e conoscenze della specifico virus e, conseguenza del minor impatto virale, anche un meno prioritario impegno risolutivo delle software house antivirus.
Perché questo cambiamento? Il business è ricco, e molto spesso i danni causati da virus di massa a larga e immediata diffusione pur se ingenti non erano linearmente remunerativi per i loro creatori. Insomma dal punto di vista del virus writer era spesso un "tanto fumo e niente arrosto" se non la soddisfazione personale di sapere quanto era stato bravo! Ora invece una "seconda generazione" potrebbe puntare maggiormente al profitto, puntando quindi a sfruttare il malware per lucrare denaro e tanto più il "problema" resta silente e nascosto tanto più crescono le possibilità di fare soldi e farla franca.
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