Gli abbonamenti a suonerie, wallpaper e giochi per cellulari sottoscritti da minori, senza autorizzazione dei genitori sono fuori legge; intanto continuano a essere massicciamente pubblicizzati.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-08-2005]
Ogni giorno ore e ore di pubblicità televisiva su molte emittenti televisive locali sono dedicate ai servizi di suonerie, wallpaper e giochi per cellulari, rivolti soprattutto agli adolescenti; ogni sabato su un grande network nazionale c'è una trasmissione televisiva di grande ascolto, a cui partecipano i maggiori cantanti italiani e stranieri del momento, che pubblicizza l'acquisto delle suonerie delle canzoni in testa alla hit parade della settimana. Così decine di pagine sugli stessi servizi che farciscono i più venduti giornaletti periodici per ragazzi e ragazzine.
Quello della vendita di suonerie, loghi, sfondi e giochi per i telefonini è un mercato che ha avuto nel 2004, in Italia, un giro di affari stimato intorno agli ottanta milioni di euro, che dà fiato all'industria discografica in crisi, superando il fatturato delle vendite dei Cd, e che per ora non è insidiato da fenomeni di pirateria ed abusivismo. Fin qui niente di male, anche se milioni di adolescenti bruciano settimanalmente milioni di euro delle loro paghette per alimentare questa industria: è il segno, secondo il Premier Berlusconi, che il nostro è ancora un Paese ricco e fiorente.
Il problema è che questi contenuti, acquistabili semplicemente inviando un Sms a una delle tante numerazioni che iniziano con 4, non sono mai venduti singolarmente, ma sempre in abbonamenti che, sottoscritti virtualmente una volta, durano mesi o anni, fino alla disdetta, che avviene inviando un Sms (sempre che tutto proceda per il meglio).
Nel caso degli abbonamenti a servizi per cellulari (che spesso sono intestati ai genitori, o ai figli con l'autorizzazione dei genitori), non è previsto niente che permetta al genitore di esprimere il suo consenso, che è anche un diritto ed un dovere legato alle proprie funzioni genitoriali). Il consenso del genitore è necessario e obbligatorio perché il minore non ha il diritto di sottoscrivere un vero e proprio contratto di acquisto che lo impegna nel tempo: il contratto perciò, senza il consenso dell'adulto, è viziato, nullo, inesigibile.
Come è possibile che né la Polizia delle comunicazioni, né la Guardia di finanza, né la Magistratura, né l'Authority per le comunicazioni, siano già intervenute in forze a vietare questa prassi degli abbonamenti, permettendo, invece, solo l'acquisto di una singola suoneria o gioco, si spiega solo con l'enorme peso degli interessi in gioco da parte degli attori di questo mercato: gestori telefonici mobili, editori multimediali, media che vivono grazie agli ingenti investimenti pubblicitari del settore. Rimane il fatto evidente che tutto ciò è illegale.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|