Al centro del conflitto per il rinnovo del contratto, il tema della flessibilità selvaggia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-06-2005]
Il 24 Giugno sarà ancora più difficile accedere ai servizi clienti dei principali gestori italiani delle Tlc: Telecom Italia, Wind, Fastweb, Vodafone, etc. Cgil-Cisl-Uil del settore delle Tlc hanno proclamato le prime quattro ore di sciopero contro le rigidità dell'Asstel, la neonata associazione confindustriale delle imprese di telecomunicazioni.
In Piemonte, per la concomitanza della Festa patronale di Torino, lo sciopero sarà il 22 Giugno per ben otto ore perché alla protesta contrattuale si unirà l'adesione dello sciopero generale di tutto il Piemonte per chiedere interventi contro la crisi industriale che continua a mettere in pericolo centinaia di migliaia di posti di lavoro in tutta la regione, dall'auto all'elettronica al tessile al chimico.
Anche nelle Tlc, oltre alle continue riduzioni di personale in Telecom Italia, Wind per trasferimenti in Lombardia, vengono minacciate di chiusura intere aziende delle Tlc come la Telegate(che gestisce l'892424) che vorrebbe trasferire l'intero Call Center in Toscana o Comdata di Ivrea, che ha assorbito gli ex lavoratori Olivetti che ora gestiscono il backoffice di Telecom Italia.
La cartina di tornasole è Atesia, una delle più grandi aziende di Call Center italiane, già di Telecom Italia ed ora del Gruppo Cos di Alberto Tripi in cui migliaia di lavoratori non hanno prospettive serie di stabilità e diritti adeguati. In Atesia è nata anche una forte contrapposizione fra i Sindacati stessi, Cgil da una parte e Cisl e Uil dall'altra.
La Cgil, in accordo anche con un coordinamento di base dei lavoratori Atesia è più rigida nel voler limitare le forme di flessibilità mentre Cisl e Uil sarebbero meno intrasigenti.
Questo disaccordo tra le organizzazioni sindacali rischia di riflettersi anche nelle vicende del contratto nazionale delle Tlc, come sta avvenendo anche nella categoria dei metalmeccanici (che rappresentano molti lavoratori dell'informatica) proprio sulle diverse posizioni sindacali a proposito di flessibilità e diritti contrattuali.
P.S.: La società Comdata ci comunica che al momento non è prevista alcuna riduzione del personale della società. La cosa ci fa piacere, soprattutto per questi lavoratori ex Olivetti e speriamo sia sempre vera, anche in futuro.
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