Dopo la mezza vittoria sui brevetti software, il signor Gates mastica amaro in Europa: respinta la licenza-fantoccio sull'interoperabilità.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-03-2005]
La licenza per l'interoperabilità dei server proposta da Microsoft discrimina gli operatori open source e peraltro ha royalty esageratamente alte. Questo il parere della Commissione UE.
Con queste motivazioni è stata rigettata la proposta di Redmond alla Commissione Europea. La fonte è il commissario per la concorrenza UE antitrust, che ha dichiarato, sostiene ZDNet.co.uk di non considerare la licenza soddisfacente. Se Microsoft non porrà rimedio a questa situazione, potrebbe essere multata pesantemente dalla commissione.
Come scritto su Zeus News, "nel marzo 2004 l'UE aveva multato la Microsoft per quasi 500 milioni euro, e le aveva imposto, tra le altre cose, di mettere a disposizione tutte le informazioni per realizzare l'interoperabilità di Windows con i sistemi operativi dei concorrenti." Le informazioni, secondo la UE, avrebbero dovuto essere concesse in "termini ragionevoli e non discriminatori".
All'epoca della sua presentazione, lo scorso gennaio, vari sostenitori del software libero avevano denunciato che tale licenza escludeva deliberatamente Samba e tutto il software GNU/GPL. La Free Software Foundation Europe ha fatto pressioni sull'UE per respingere la proposta della Microsoft, e il risultato pare raggiunto.
"Alla luce dei risultati dei test di mercato, la Commissione ha forti dubbi sull'efficacia dell'interoperabilità così come è stata proposta da Microsoft," ha detto un portavoce della commissione. "Ora la società ha l'opportunità di tornare qui per la sua controproposta, e se non ne saremo soddisfatti, potremo applicare una sanzione pari al 5% del loro fatturato per ogni giorno di non conformità (anche se speriamo ovviamente che ciò non accada)."
Calcolatrice alla mano, nell'anno preso a riferimento dalla commissione, la casa di Redmond ha conseguito ricavi per 27,5 miliardi di euro, l'equivalente di un'ottantina di milioni (di euro) al giorno. La multa rischia di diventare pesante anche per le munifiche tasche di zio Bill.
La commissione ha giudicato la licenza WSPPDA insoddisfacente per quattro motivi, tra cui l'importo dei diritti richiesti. Jeremy Allison, cofondatore di Samba, aveva evidenziato il "mostruoso" ammontare delle royalty, difficilmente avvicinabili anche da programmi commerciali. Ma tra i motivi della decisione c'è la non compatibilità della WSPPDA con il software Open Source.
Problemi sono stati sollevati anche per la scarsa flessibilità della licenza di zio Bill, che a parere della UE è un blocco monolitico (del tipo prendere o lasciare). Ma anche la scarsa trasparenza è stata contestata: "È molto difficile per i beneficiari potenziali delle informazioni, avere accesso alla documentazione tecnica necessaria per valutare se vale la pena sottoscrivere la licenza," ha detto il portavoce.
Da parte sua, Redmond spera di risolvere velocemente le questioni sollevate. Nessun ulteriore commento da quella sponda. Carlo Piana, legale di FSFE, si è detto invece soddisfatto delle decisioni UE: "La Commissione ha accolto le nostre richieste e ha dimostrato che le nostre critiche erano fondate".
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