Con la supermulta si chiude il ciclo della presidenza dell'Antitrust di Tesauro. Ma il futuro di Telecom è sempre roseo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-11-2004]
Centocinquantadue milioni di euro di multa a Telecom Italia per abuso di posizione dominante: se ne parlava da giorni, adesso la sanzione è stata comminata; sembra una multa pesante ma l'Antitrust aveva la possibilità di infliggerne una ancora più salata rispetto al ricco fatturato ell'ex monopolista telefonico, che non vuole convincersi di essere "ex".
Ora Telecom Italia ricorrerà al Tar del Lazio, come prevede la legge; è facile prevedere che l'avvocato che preparerà il ricorso (o comunque sarà uno dei consulenti per la difesa) sarà il celebre avvocato prof. Guarino, già Ministro delle Partecipazioni Statali come tecnico per la Dc e da sempre, fin dai tempi di Pascale e Agnes, avvocato della Sip e di Telecom Italia.
Le motivazioni del ricorso, che potrà spingersi fino al Consiglio dello Stato e anche a Bruxelles, se necessario, sono contenute nell'articolo che lo stesso Guarino aveva scritto una settimana fa per la pagina economica del Corriere della Sera, consigliando l'Antitrust di andarci leggero con la sua cliente. Queste pressioni mediatiche sono state condannate come un tentativo di influenzare il collegio giudicante; un tentativo che, comunque, non ha fatto effetto.
E' facile che il Tar accolga il ricorso: a favore di Telecom Italia c'è il parere di un'altra authority, quella presieduta da Enzo Cheli per le comunicazioni, che riteneva non necessaria la multa, avendo Telecom Italia modificato da tempo quei comportamenti ritenuti lesivi della concorrenza.
E' più morbida la linea dell'Authority per le comunicazioni, anche nei confronti di altri colossi televisivi come Rai e Mediaset, e quindi entrata spesso in collisione con Tesauro. Non è un caso che, per Tesauro, Telecom Italia dovrebbe separare la propria Rete dalle attività commerciali,per favorire la concorrenza; per Cheli questa misura non è necessaria, un'opinione pro-Tronchetti Provera condivisa anche da Gasparri, titolare dello specifico dicastero.
La multa inflitta a Telecom Italia non è niente rispetto ai risparmi ottenuti con una recente sentenza europea favorevole che l'ha beneficiata di una cifra ben più consistente; per Telecom Italia, inoltre, il futuro dei rapporti con l'Antitrust non potrà che essere più roseo.
Infatti, Tesauro, nominato dal centrosinistra nel 1998, conclude il suo mandato il prossimo anno, mentre già una parte dei commissari sta per scadere. Per i primi due posti che si rendono vacanti all'Antitrust, Silvio Berlusconi ha già pronti i suoi candidati: Antonio Pilati e Alessandro Luciano.
I due candidati all'Antitrust sono due commissari in carica dell'Authority per le comunicazioni, così benigna con Telecom Italia; soprattutto Pilati è molto caro al Cavaliere perché, si dice, sarebbe stato il giurista che ha steso materialmente la legge Gasparri sul sistema radiotelevisivo.
E' importante che Pilati e Luciano garantiscano il Cavaliere perché sarà l'Antitrust a vigilare, come prevede la legge Frattini, sul conflitto di interessi del Berlusconi politico con il Berlusconi imprenditore.
Qualche problema potrebbe averlo Sergio Fogli, responsabile per i rapporti con le Authority di Telecom Italia, incarico che svolge da anni sotto la guida di Riccardo Perissich, il rappresentante di Tronchetti Provera presso le istituzioni; ma, fortunatamente, c'è sempre la pensione.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|