Oggi si può fare filosofia su Internet: non solo studiare e conoscere i grandi del passato ma anche cercare, con il dialogo, le risposte per il presente.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-08-2004]
La filosofia cerca di dare una risposta alle eterne domande sul senso della vita che pressano l'uomo di tutti i tempi e, forse, più ancora quello contemporaneo alle prese con uno straordinario sviluppo scientifico e tecnologico a cui non corrisponde sempre un progresso etico e di saggezza.
Oggi si può fare filosofia on-line, cioè non solo studiarla e conoscere i grandi del passato ma cercare con il dialogo le risposte per il presente.
E' quello che si cerca di fare in Umanesimo.com, un laboratorio on-line di scienze umane che è stato fondato ed è animato da un giovane e brillante studioso di filosofia.
ZN: Perché Umanesimo.com? Che scopi si prefigge questo laboratorio on-line di scienze umane?
Giuseppe Scuto: "Il sito è nato come reazione alla retorica patriottico-manichea che, seguita all'11 settembre, ha sopraffatto, con la propria povertà, ogni riflessione articolata e critica su quanto stava avvenendo. Si tratta di una piccola realtà che si è posta l'obiettivo di rendere possibile la comunicazione autonoma, veloce ed informale del proprio pensiero grazie ad un luogo d'incontro virtuale."
"Sin da subito si è posto l'accento sui contenuti, scegliendo consapevolmente una veste grafica essenziale. Il punto focale è stato individuato nell'essere umano inteso, in modo ampio, nel suo rapporto con se stesso e con l'ambiente che lo circonda, nella convinzione che una riflessione sul nostro essere nel mondo non possa essere meglio definita che con il richiamo all'umanesimo filosofico come (necessariamente parziale) prospettiva a partire dalla quale porsi tutte quelle domande sociali, politiche, filosofiche ed etiche che ancora urgono."
ZN: Come si può collaborare e partecipare al vostro sito?
Giuseppe Scuto:"Collaborare a Umanesimo.com è relativamente semplice. Occorre volerlo, avere qualcosa di interessante da dire e sapere comunicare il proprio pensiero. La redazione invita esplicitamente chi lo desideri a partecipare, limitandosi a esercitare un controllo sulla qualità dei contributi inviati."
"Chi lo desidera può dunque semplicemente far pervenire al sito ciò che desidera pubblicato. Per il resto, non vi sono restrizioni né sulla forma letteraria dei contributi (che possono così essere poesie, racconti, recensioni, comunicati, articoli di stampo giornalistico, brevi saggi ecc.), né sul tema, cui si richiede semplicemente di condividere l'interesse del sito per il rapporto uomo-uomo e uomo-mondo."
"Anche la lingua non è un problema: per quanto Umanesimo sia nato all'interno della comunità italiana di Monaco di Baviera, e dunque sia sostanzialmente redatto in italiano, i suoi collaboratori scrivono oggi dagli Stati Uniti e da vari paesi europei e nulla proibisce che si possano pubblicare testi anche in inglese o tedesco."
ZN: Potrebbe dare qualche indicazione per comprendere meglio il rapporto tra Umanesimo.com e la Rete?
Giuseppe Scuto: "In generale ci si può riferire alla letteratura riguardante l'interazione tra informatica e scienze umane, ma le modalità di tale interazione sono molto varie. Per questo motivo è spesso molto difficile trovare testi che approfondiscano uno specifico aspetto di questa tematica. In ogni caso, però, sono dell'idea che, più che attraverso dei testi, le possibilità che la rete dischiude al pensiero possano e debbano essere esplorate attraverso il suo uso pratico."
"La sostanziale impossibilità di controllo sui contenuti della rete (una caratteristica che, nel bene e nel male, è fondamentale difendere), rende infatti Internet il più efficace, immediato ed economico strumento di scambio culturale. Uno strumento che, certo, al suo interno ha dei siti dominanti (grandi giornali, motori di ricerca ecc.), ma che vive essenzialmente di quella infinità di contenuti che tutti i siti più piccoli (modesti nodi, come in fondo è anche Umanesimo.com, di una rete sempre più capillare cui chiunque può contribuire) rendono disponibili. Da qui il mio invito all'utilizzo pratico di internet, all'interconnessione, all'esercizio concreto di libertà e di pensiero."
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