Quando Alice non è chiara

Un lettore ci sottopone un caso di scarsa chiarezza da parte di un operatore che offre l'Adsl di Telecom Italia.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-04-2004]

Il lettore Sebastiano ci scrive a proposito dell'Adsl Alice di Telecom Italia.

"Dopo aver letto la notizia su Alice che viene imposta, vi spiego cosa mi è successo e vi inoltro la lettera che ho inviato a Telecom; come devo comportarmi in proposito? Vi ringrazio in anticipo.

Spett. Telecom Italia
Vi scrivo per avere un vostro giudizio su quello che mi è successo. In data 16 novembre 2003, verso le ore 18 una vostra incaricata mi telefonava per farmi la seguente offerta. Visto che nella mia zona è attiva la linea Adsl, mi veniva chiesto se volessi abbonarmi alla stessa, in quanto era in vigore la seguente offerta: abbonandomi ad Alice Free in quel momento avrei potuto provare il servizio fino al mese di marzo con uno sconto sullo stesso servizio del 75%.

Sono sicuro di aver capito bene perché me lo sono fatto ripetere più volte. Questa offerta era valida, come dicevo, fino a marzo: allora avrei potuto decidere se continuare il servizio naturalmente a prezzo pieno oppure disdire l'abbonamento. Se avessi accettato, entro il 29 novembre mi sarebbe stato recapitato il modem con relative istruzioni di istallazione.

Poiché volevo provare come "andasse" l'Adsl, e navigando in Internet fino ad allora con un modem normale, decidevo di accettare l'offerta, anche perché avrei speso una cifra analoga utilizzando una connessione analogica.

Dopo pochi giorni venivo informato che la linea era stata predisposta per l'Adsl: il 1 dicembre mi arrivava il modem e dopo averlo istallato iniziavo a navigare. Non avendo particolari problemi e ritenendomi soddisfatto del servizio, decidevo di passare alla flat, perché si fino ad allora la spesa non era eccessiva (lo sarebbe diventata alla scadenza dell'offerta).

Verso la metà di febbraio telefonavo al 187 per attivare il servizio, lo stesso mi veniva attivato il 28 febbraio. Il problema sorgeva quando mi arrivava la bolletta, nella quale mi trovavo addebitate 140 ore di connessione con Alice, non con lo sconto promessomi della signorina ma a prezzo pieno.

Io non sono un pazzo e non mi metto a navigare per tutte quelle ore sapendo di spendere 2 euro l'ora; non possono averlo fatto i miei figli perché il computer lo uso solo io e ho una password di accesso; ho navigato tutto quel tempo sapendo di spendere 0.50 euro - o almeno così mi era stato detto.

Pensando che ci fosse un errore ho telefonato al 187 spiegando il tutto alla signorina, la quale mi diceva che non era mai stata fatta un'offerta del genere da parte di Telecom.

Per completare l'opera mi viene mandata una lettera in cui mi si diceva che in abbinamento ad Alice mi era stato abilitato il nuovo servizio Wi-Fi, attivo dal 1 aprile 2004. Fin qui tutto bene, solo che leggendo più avanti mi accorgevo che lo stesso servizio era gratuito solo fino al 29 febbraio 2004. Forse era il caso di non attivarlo per niente, visto che - se non avessi letto bene - sarebbe stato fonte di altri casini. Lascio a voi un commento sulla cosa. In attesa di una vostra risposta vi ringrazio in anticipo

Sebastiano M."

Gentile Sebastiano,

il tuo caso è complesso perché nasce da una comunicazione promozionale di un servizio (l'Adsl) ambigua ed equivoca; l'operatrice non è stata chiara come avebbe dovuto su cosa era veramente gratuito. Probabilmente, voleva intendere che c'era una gratuità sui costi del canone ma non del traffico, usufruendo, forse, del bonus governativo.

A questo punto dovresti rivolgerti, con una certa sollecitudine, a un'associazione di consumatori, aprendo una procedura di conciliazione e arbitrato, per far valere la tua buona fede, anche perché la trattativa è stata solo telefonica e non hai sottoscritto alcun documento.

Probabilmente, in attesa della definizione, dovrai versare l'ammontare della bolletta al netto dell'addebito Adsl su un conto corrente intestato a Telecom Italia, di cui potrai inviare per fax copia all'187.

Da questo caso possiamo trarre, purtroppo, delle considerazioni di carattere generale: la commercializzazione dell'Adsl Alice è affidata, spesso, a società esterne. Queste società si servono di operatori pagati a "pezzo" venduto, ossia a contratti stipulati, il che significa che spesso c'è un po' troppa spregiudicatezza nel vendere l'Adsl, minimizzando i costi o addirittura mentendo al cliente.

A questo punto sarebbe bene evitare acquisti telefonici, sottoscrivendo il contratto presso un negozio 187 oppure chiedendo che venga inviato a casa il contratto per sottoscriverlo.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 20)

sebastiano
tutto risolto Leggi tutto
11-5-2004 14:54

Valerio
Sono sempre io Leggi tutto
3-5-2004 20:47

Pier Luigi tolardo
Sui trucchi di Telecom... Leggi tutto
30-4-2004 19:29

Pino Spagnuolo
I trucchi di telecom? Leggi tutto
30-4-2004 19:09

Pino Spagnuolo
Ho lavorato per un po di tempo in un call center per una ditta che commercializza preziosi. E vero si e pagati a appuntamenti o contratti fatti.Molto spesso anch'io ero tentato di dire cazzate pur di fare l'appuntamento per il quale ero retribuito.
30-4-2004 18:43

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