In realtà nel mercato dell'offerta Adsl non esiste nessuna reale concorrenza.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-03-2004]
Lo spot in cui la bella Fernanda Lessa, in arte Alice, sfugge sulla moto di Valentino Rossi, da una massa di persone che la vogliono ci farà compagnia sui televisori e sui giornali per diverse settimane, visto il budget miliardario che è stato stanziato.
Niente da dire sulla ragazza, né sul simpatico Valentino; ma forse il Ministero delle Infrastrutture, competente per la sicurezza stradale, e il Giurì della Pubblicità, potrebbero avere qualcosa da dire sull'utilizzo della pericolosa metafora di un bolide lanciato in una folle corsa su strade normali per rappresentare la nuova velocità dell'Adsl di Telecom Italia e su rischi educativi presso le nuove generazioni.
Il problema è però un altro: telecom Italia spende miliardi per far conoscere questa nuova offerta e già Wind, Tiscali, Tele2 hanno allestito campagne molto costose per far conoscere la loro analoga offerta di raddoppio della velocità da 256 Kbit/s a 640 Kbit/s.
C'è però da chiedersi che tipo di concorrenza è quella che si sta realizzando in Italia rispetto all'Adsl, se è reale o fittizia, e se è conveniente o meno per i clienti. In realtà, la concorrenza è quasi inesistente: troppo forte è la sproporzione fra il numero di collegamenti Adsl di Telecom e quello di tutti i suoi concorrenti messi insieme. Questo avviene a causa dell'enorme forza finanziaria, commerciale e di relazioni con i clienti di cui Telecom Italia può disporre rispetto alle new entries.
In realtà i concorrenti di Telecom Italia, compresi i più grossi ed importanti come Tiscali e Wind, rivendono la connessione Adsl acquistata dalla stessa Telecom, ricavandoci un piccolo margine (detratte le spese di pubblicità ed assistenza). In pratica, il valore aggiunto per il cliente della loro offerta rispetto a quella dell'ex monopolista è assai scarso.
Telecom Italia non può vendere "al dettaglio" a meno del costo dell'Adsl che fa "all'ingrosso" ai suoi concorrenti ma, soprattutto, c'è una assoluta coincidenza tra le zone di diffusione dell'Adsl Telecom e delle altre. In pratica, è quasi impossibile che, se Telecom Italia non ti può dare l'Alice subito, te la fornisca un concorrente; è altrettanto improbabile che un concorrente copra zone dove Telecom Italia non è ancora arrivata con l'Adsl o non arriverà mai.
Si tratta di una concorrenza più di facciata che reale quella che viene fatta da Alice. Solo Fastweb che può disporre di una sua rete alternativa, che offre il collegamento a fibre ottiche o l'Adsl 4 Mbit/s: per prestazioni e prezzi sono decisamente migliori, per la clientela residenziale, dell'offerta top di Alice (Alice Mega).
A questo punto quel minimo di concorrenza che potrà esistere in Italia sul mercato della banda larga sarà proprio tra Telecom Italia e Fastweb.
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