Per rispetto nei confronti dei piccoli azionisti, Telecom Italia dovrebbe incoroporare la nuova Telecom Italia Media.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-08-2003]
Seat-Pg era diventata una delle "galline dalle uova d'oro", le Net-Company con titoli dalla quotazione stratosferica e crescente, dopo che l'allora maggiore azionista di Telecom Italia, Roberto Colaninno, aveva acquistato la società editrice degli elenchi telefonici e dopo aver scisso le attività Internet di Telecom Italia (Tin.it) aveva costituito un'unica società.
Colaninno ci aveva guadagnato un sacco perché allora la stessa parola Internet era una parola magica, un tocco da Re Mida e il titolo di Tin.it con la fusione con Seat-Pg era stato ipervalutato tanto da essere tuttora oggetto di un'indagine della magistratura.
Anche l'allora azionista di maggioranza di Seat-Pg aveva fatto un vero affare: era l'Istituto Geografico De Agostini, di proprietà delle famiglie Boroli e Drago, che con i rilevanti proventi della vendita ha comprato le Toro Assicurazioni e si è lanciato nella Tv commerciale in Spagna.
Dopo la scissione della Seat-Pg da Telecom Italia Media, paradossalmente, il titolo Seat ha cominciato a crescere così come, qualche anno fa, era cresciuto dopo la fusione con le attività Internet: allora le attività Internet erano considerate a forte redditività, oggi vengono viste come una zavorra di debiti di cui, insieme alle Tv in forte deficit, la nuova Seat-Pg riesce a liberarsi e ad essere interessante.
Grazie alla separazione delle attività Internet e televisivi Telecom Italia è riuscita a vendere gli elenchi di Seat-Pg a una cordata di investitori stranieri per più di tre miliardi di euro ma a farne le spese sono, soprattutto, i piccoli azionisti che si trovano con azioni Telecom Italia Media, che ogni giorno perdono di valore da quello già basso che gli è stato attribuito qualche giorno fa.
Anche un'eventuale vendita della catena Buffetti, una catena importante che troverebbe facilmente acquirenti, potrebbe non dare nessun dividendo ai piccoli azionisti ma contribuire a ridurre i debiti delle Tv e di società come l'agenzia Ap-Biscom carica di debiti.
A questo punto Telecom Italia dovrebbe compiere un gesto di buona volontà: incorporare al più presto Telecom Italia Media, dare in cambio dell'attuale carta straccia dei buoni titoli Telecom Italia ai piccoli azionisti, trattandoli un po' meglio del solito "parco buoi". La nuova legge Gasparri permetterà alle società telefoniche di controllare direttamente le Tv e comunque Tin.it lavora e fa guadagnare con il traffico e l'affitto delle connessioni Adsl Telecom Italia: sarebbe meglio fare chiarezza.
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