Si fanno sentire le proteste per il tentativo di aumento del canone da parte di Telecom Italia. E secondo l'Adusbef un aumento fantasma già c'è stato, in barba alla trasparenza.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-10-2000]
Come già segnalatovi più volte, Telecom intende aumentare al più presto il canone, almeno stando alle dichiarazioni di Colaninno. Inevitabili le reazioni per questa ipotesi, da molti considerata assurda e anacronistica. Desideriamo tutti un mercato della telefonia libero e concorrenziale, ma al contrario proseguono i privilegi di chi ancora gode dei vantaggi della veste appena dismessa di monopolista.
Una delle proteste viene da Italo Bocchino, deputato di AN e segretario della commissione Trasporti e Comunicazioni della Camera, il quale si domanda: "Perché Colaninno vuole dagli italiani ciò che ha già preso? Perché, dopo l'aumento fantasma del canone di rete fissa (1.200 lire mensili surrettiziamente aggiunte nell'ultima bolletta telefonica alla voce utenze domestiche, scoperto dall'associazione dei consumatori), ora apprendiamo dalla stampa nazionale che il presidente della Telecom ha inviato un dossier all'Authority in cui chiede di scippare agli abbonati ancora mille lire al mese?"
Niente da eccepire nell'osservazione del deputato, se non la possibilità di una ricerca di facili consensi in periodo di aperta campagna elettorale. A parte questo, l'on. Bocchino si è fatto certo portatore delle ragioni di tutti noi, fornando un amplificazione necessaria ad evitare l'ennessimo sopruso da parte dell'ex-monopolista e dei suoi nuovi padroni.
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