I modchip sono illegali e craccare le console per i videogiochi viola la legge sul diritto d'autore. Ribaltata l'ordinanza del Tribunale del Riesame.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-03-2011]
La scorsa estate un quarantenne toscano era finito sotto processo per aver venduto online gli strumenti necessari ad aggirare i blocchi che impediscono l'utilizzo di giochi non originali sulle piattaforme di Nintendo.
Il Tribunale del Riesame di Firenze aveva però dato ragione all'uomo, ritenendo che l'hardware delle console non fosse tutelato dalla legge 633/41 (sulla protezione del diritto d'autore) e che il produttore avesse inserito delle "protezioni eccessive" che avrebbero mostrato "in realtà una prevalente finalità di difesa della posizione dominante".
Ora la Terza Sezione penale della Cassazione - con la sentenza 8791/11, depositata venerdì scorso - ha annullato con rinvio l'ordinanza del Tribunale del Riesame, confermando peraltro appieno due precedenti giurisprudenziali (le sentenze 23765/10 e 33768/07).
In pratica, tutto ciò significa che le modifiche alle console - come i modchip - vanno contro la legge sul diritto d'autore, poiché il loro scopo è generalmente aggirare le protezioni danneggiando i produttori (anche nel caso in cui qualcuno volesse utilizzarle esclusivamente per farvi girare software homebrew).
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