Una ragazza di Catania si scopre intestataria di centinaia di SIM: emerge una truffa che coinvolte il "mercato nero" delle schede di telefonia mobile.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-12-2010]
Aveva centinaia di SIM intestate a proprio nome ma non ne sapeva niente: è stata la Guardia di Finanza di Catania a svelarglielo a seguito di un'indagine sull'attivazione di utenze telefoniche multiple di telefonia mobile.
Così una ragazza siciliana ha sporto querela e sono state arrestate due donne, la titolare e la commessa di un negozio di telefonia, rispettivamente di 27 e 23 anni.
Le accuse sono sostituzione di persona e falsità in scrittura privata, e si aggiungono al pagamento di una sanzione amministrativa di 156.000 euro per violazione del codice sul trattamento dei dati personali comminata alla titolare del negozio.
Il primo è l'incasso dei bonus promessi per l'attivazione di un certo numero di SIM: le schede intestate illecitamente (migliaia, secondo la Guardia di Finanza) risultano comunque attivate e la rete di vendita premia la "bravura" del negozio.
Le SIM rese operative in questo modo non restano nel cassetto: vengono vendute in una sorta di "mercato nero" della telefonia mobile a persone che per diversi motivi non possono o non vogliono risultare intestatarie di una scheda, e che per godere di questo privilegio sono disposte a pagare prezzi superiori a quelli normali.
Le SIM illecite finiscono dunque spesso in mano a malviventi e in particolare alla criminalità organizzata, ma anche agli immigrati clandestini: costoro sono agevolati nelle loro attività, mentre i problemi ricadono sugli intestatari "ufficiali" delle schede.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Gladiator