L'ambasciatore USA afferma che il decreto Romani favorisce Mediaset e svantaggia Sky. Le norme sul Web servirebbero per zittire l'opposizione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 14-12-2010]
Tra i documenti rivelati da Wikileaks ce n'è uno che dà voce alle preoccupazioni dell'ambasciatore americano David Thorne circa il decreto Romani approvato lo scorso marzo.
Gli Stati Uniti esprimono un punto di vista che riprende le perplessità che anche noi esprimevamo a suo tempo, in particolare per quanto riguarda il sospetto di "favori" concessi a Mediaset dalla legge.
Alcune voci parevano infatti create per ostacolare Sky, quale concorrente di Mediaset, a tutto vantaggio di quest'ultima.
Il documento di Wikileaks porta la data di febbraio, mentre il decreto ricevette l'approvazione definitiva soltanto a marzo: questo spiega perché l'America faccia riferimento a parti della normativa che sono state in seguito eliminate, pur mantenendo alcune "zone grigie".
La parte che riguarda il controllo su Internet, infatti, preoccupava fortemente gli Stati Uniti: "La legge sembra essere stata scritta per dare margini di manovra al governo per censurare o bloccare qualsiasi contenuto su Internet ritenuto diffamatorio o del quale si pensi possa incoraggiare l'attività criminale" commentava l'ambasciatore.
Tutto ciò non solo avrebbe rappresentato un grave problema in sé ma fornirebbe un precedente cui la Cina avrebbe potuto appoggiarsi per giustificare un'estensione ulteriore della censura locale, giustificandosi citando la legislazione di un Paese occidentale.
"Berlusconi vuole censurare Internet" - diceva Thorne - "per favorire le proprie imprese commerciali e zittire la concorrenza politica".
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