Solo Telecom Italia beneficierà dell'aumento del canone all'ingrosso: tutte le tariffe saliranno e lo sviluppo sarà disincentivato.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-09-2010]
Vodafone, Wind, Fastweb e Tiscali contestano fortemente la proposta dell'Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni con la quale vengono aumentati i prezzi dei servizi di accesso all'ingrosso offerti da Telecom Italia.
La decisione dell'Autorità, secondo gli operatori alternativi a Telecom, rappresenta un significativo passo indietro nel processo di liberalizzazione del mercato della telefonia fissa e, se confermata, avrà gravi ripercussioni sull'intero mercato e sui consumatori italiani in termini di aumenti di prezzi, minore concorrenza e innovazione.
I carrier alternativi fanno sapere che tale aumento rappresenta inoltre un forte disincentivo per Telecom Italia a investire sulla rete nuova a dispetto di quanto dichiarato, aumentando infatti la profittabilità della vecchia rete.
Tale aumento è in controtendenza rispetto alla riduzione del prezzo del canone unbundling in Europa e pone già da oggi i prezzi italiani sopra la media europea (8,38 euro al mese).
Secondo gli operatori alternativi, la decisione altera irreparabilmente il percorso di sviluppo della nuova rete in fibra in Italia, avvantaggiando l'ex-monopolista nel mantenimento della vecchia rete in rame e portando i concorrenti ad aumentare i prezzi finali all'utente italiano.
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