Il Ceo di Microsoft risponde al fondatore di Apple. Intanto Microsoft è quinta nel settore mobile.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-06-2010]
L'iPad non è una rivoluzione, ma solo l'ultima evoluzione dell'antico - eppure tuttora in salute - paradigma del Personal Computer, che ha davanti a sé ancora lunghi anni di onorato servizio, durante in quali continuerà ad adattarsi alle esigenze degli utenti.
È questo, in sintesi, il pensiero espresso dal Ceo di Microsoft Steve Ballmer nel corso di un'intervista in cui ha risposto alla profezia elaborata da Steve Jobs secondo cui il PC è giunto al termine della propria vita.
L'iPad, secondo il Ceo di Apple, è il segno che per il Personal Computer non c'è più spazio: sarà ben presto completamente rimpiazzato da dispositivi portatili come i tablet.
Per Microsoft è importante che il PC sopravviva: non a caso Jobs aveva profetizzato, insieme alla fine del personal computer, quella di Windows e dell'odiato Flash. Ballmer sostiene invece che quest'analisi è errata ed incompleta, poiché non tiene conto delle abitudini degli utenti, affezionati a Windows e per niente intenzionati ad abbandonarlo.
Inoltre c'è la questione della tastiera: un dispositivo come l'iPad non può sostituire un Pc - e nemmeno un notebook - intanto perché non ha la tastiera, rendendo così difficile lavorare in maniera seria ("non si può nemmeno prendere appunti durante una riunione" ha spiega Ballmer), e poi perché non fornisce una potenza di elaborazione sufficiente.
Con ciò Microsoft non intende sostenere che i tablet non abbiano mercato, ma piuttosto ritiene che si affiancheranno ai computer tradizionali: proprio per questo è al lavoro su Windows EC 7, senza poi dimenticare Windows Phone 7 per gli smartphone.
Per quanto riguarda il settore Mobile, Ballmer ammette che ci sono stati degli errori: Microsoft non ha saputo cogliere alcune occasioni importanti e si trova così nella scomoda e per lei inusuale posizione di inseguitrice.
Attualmente l'azienda di Redmond si trova in quinta posizione nella classifica dei produttori di sistemi per i telefonini; in testa c'è invece Google con Android, eppure Ballmer è fiducioso e considera il sistema basato su Linux "una scommessa sul passato".
Windows Phone 7 dovrà segnare il ritorno alla grande di Microsoft nella telefonia mobile, e per assicurarsi che questo avvenga Ballmer ha assunto personalmente la direzione dello sviluppo in seguito alle dimissioni presentate da Robbie Bach, precedente capo della divisione Entertainment, dopo 22 anni di servizio.
Non è la prima volta che l'amministratore delegato prende in carico una parte dell'azienda in difficoltà: nel 2008 era toccato alla divisione Windows, nei guai dopo la figuraccia fatta con Vista, e il frutto di quest'operazione è stato l'apprezzato Windows 7. Microsoft ora spera che Ballmer riesca a ripetere il miracolo.
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