Il ciclista accusato di hacking... nell'antidoping

Il vincitore del Tour de France 2006, accusato di doping, avrebbe violato i computer dei laboratori che condussero le analisi.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-02-2010]

Floyd Landis hacker antidoping arresto

Nel 2006 il ciclista americano Floyd Landis vinse il Tour de France ma venne privato del proprio titolo perché il test antidoping aveva scoperto livelli eccessivi di testosterone.

Landis ricorse in appello sostenendo che i risultati dei laboratori erano viziati dagli errori commessi da chi aveva esaminato il sangue, ma senza successo.

Dopo l'appello, nel 2008, Landis ha iniziato a scontare la squalifica di due anni comminatagli; ora sarebbe pronto a tornare in gara - e a correre nel Tour de France di quest'anno - se non fosse che sopra di lui pende un nuovo mandato d'arresto.

L'accusa è di essere penetrato nei computer dei laboratori che a suo tempo condussero le analisi - da Landis sempre contestate - al fine di trovare prove della propria innocenza: i documenti da lui presentati nel corso dell'appello sarebbero stati ottenuti in questa maniera fraudolenta.

Una portavoce del tribunale francese che ha emesso il mandato ha spiegato che Landis sarà arrestato se metterà piede sul suolo francese, ma non ci sarà alcuna richiesta di estradizione.

Quindi, se non parteciperà al Tour de France, resterà libero.

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Commenti all'articolo (3)

Concordo sulla sostanza, ma l'esempio mi pare ben poco calzante :shock: Leggi tutto
17-2-2010 21:01

No, in nessun modo e per nessun motivo. Questa è un concetto fondamentale, fortunatamente. :) Pensa se le forze dell'ordine, per mantenere più sicure le strade (fine lecito), fossero pagate in base al numero di arresti (mezzo lecito?). Avremmo i reati su istigazione :? Leggi tutto
17-2-2010 08:39

Se il fine è lecito anche i mezzi sono leciti? :twisted:
17-2-2010 07:55

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