L'apparecchio di Haier è la realizzazione di una delle utopie di Tesla, che prevedeva la trasmissione di energia elettrica senza l'uso di fili.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-01-2010]
Quasi tutti conoscono almeno di nome Nikola Tesla, se non altro come il classico prototipo dello scienziato pazzoide da fantascienza; ma pare che sia stato preso molto sul serio già da Guglielmo Marconi, con cui fu in corrispondenza, e da ultimo anche dal FBI, che alla sua morte provvide ad appropriarsi e a far sparire dal laboratorio ogni traccia dei suoi studi ed esperimenti.
I suoi studi ed esperimenti furono ripresi almeno in parte del Massachussets Institute of Technology che meno di tre anni addietro pubblicò la prima applicazione pratica della WiTricity cioè la trasmissione wireless dell'energia elettrica, riuscendo, senza impiego di cavi, ad accendere una lampadina elettrica a qualche metro di distanza dalla fonte di energia.
Evidentemente questa particolare applicazione dell'induzione magnetica ha avuto una sua evoluzione, passando dalla teoria dei laboratori scientifici alle applicazioni pratiche; e nella sua ultima espressione, cioè la "non-radiation magnetic resonance coupling" all'industria delle TLC e dell'intrattenimento realizzando un televisore che non ha bisogno della tradizionale distribuzione del segnale.
La Tv di Haier utilizza anche la tecnologia Whdi, che permette di connettere in wireless una videocamera HD che trasmetta a 1080p. Analogamente è possibile utilizzare un unico lettore Blu-Ray come fonte per guardare un film in diverse stanze della casa, attraversando le pareti e fino a una distanza di 30 metri.
La cosa più stupefacente è il progresso tecnologico che ha aperto in pochi anni così tante prospettive future, piuttosto che la possibilità pura e semplice di piazzare (finalmente!) uno o più monitor o apparecchi televisivi in qualsiasi punto dell'abitazione senza la schiavitù dei cavi e soprattutto senza i tradizionali scontri domestici variamente motivati.
D'altra parte gli ambientalisti storceranno sicuramente il naso, e forse con ragione, perché viviamo sempre più immersi in un ambiente saturo di radiazioni elettriche di ogni tipo; e ciò sarebbe forse il meno, se si tiene conto della progressiva diminuzione del campo magnetico terrestre e dalla possibile inversione della polarità prevista in un futuro non troppo lontano.
Infatti nessuno è in grado oggi di prevedere le possibili implicazioni ed effetti sui tradizionali metodi di telecomunicazione; in un mondo basato sulla comunicazione wireless, gli effetti potrebbero essere quelli di uno tsunami elettronico pari a quello di una megabomba orbitale.
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