Microsoft teme una class action per Xbox Live

Dopo aver annunciato di bannare centinaia di migliaia di console modificate, il gigante di Redmond adotta la "risposta graduale" e riduce sensibilmente il blocco.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-11-2009]

h3

Ogni modifica sugli Xbox 360 comporta la violazione della licenza di utilizzo: nessun dubbio su questo, e Microsoft era stata chiarissima sin dall'inizio. Ma pare proprio che dopo la prima reazione sensazionalistica e forse anche emotiva, una migliore analisi della situazione abbia consigliato il management a moderare la reazione riconducendola, forse per la prima volta, a condizioni accettabili.

Sta di fatto che subito dopo il fatidico 13 novembre, giorno dell'annuncio del blocco (che secondo stime avrebbe condizionato da 600 mila a un milione di macchine), lo studio legale associato Abington IP, specializzato in difesa di brevetti e diritti d'autore e operante in Oklaoma, Kansas e Texas, ha invitato gli abbonati al servizio online di Xbox Live a raggrupparsi, offrendosi di iniziare una class action a tutela dei loro diritti.

Nonostante che Microsoft abbia già annunciato di ridurre la durata del blocco dal minimo di un giorno al massimo di un mese, resta il fatto della garanzia annullata e la circostanza che anche molti utenti "regolari" siano stati bannati per errore; ma soprattutto potrebbe giocare a favore degli utenti l'accusa non troppo fantasiosa che la mossa di Microsoft sia stata dettata dall'intento di favorire il proprio gioco Halo 3 a danno del campione degli incassi nel genere Call of Duty: Modern Warfare2 di Infinity Ward.

Pare che la "dritta" a quelli di Redmond sia giunta direttamente da Activision, in quanto le Xbox modificate avrebbero permesso di giocare a Call of Duty senza versare un centesimo; da qui la decisione di un gran colpo di spugna che avrebbe tuttavia cancellato gli account anche di molti utenti legittimi.

Tuttavia sarebbe un altro il vero nocciolo della questione su cui puntano i volponi dello studio legale Abington IP e che lascia gli eredi di Zio Bill con le braghe calate: infatti si sussurra in giro che Microsoft avrebbe ottenuto (e usato) i dati relativi alle console Xbox senza alcun preavviso agli utenti.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

Tutti i compagni di scuola di mio figlio hanno le balle giraaaaate! Ma assaaaai! Ma non è così rilevante che abbiano le balle giraaaaate, quanto che le abbiano tutti! Cioè... non ce n'era uno che non avesse "manomesso criminalmente" l'apparato... :-k Ma a Redmond pure lo fanno ogni tanto così: :-k ?
5-12-2009 02:14

Più che la class action teme la PS3 visto che la sony non si sogna di fare nemmeno nei suoi incubi peggiori una azione giudiziaria contro i clienti anche quelli che modificano la play. 8) E se i clienti xbox vanno su Play3? :shock:
24-11-2009 13:30

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Preferiresti lavorare da casa piuttosto che andare in ufficio?
Sì, ma in azienda non me lo permettono.
No.
Sì, ma solo alcuni giorni alla settimana.
Sì, ma solo alcuni giorni al mese.
Sono costretto a farlo ma preferirei di no.
Non lo so.
Non ho un lavoro.

Mostra i risultati (2720 voti)
Aprile 2024
Windows 11, disattivare gli annunci nel menu Start
Enel nel mirino dell'Antitrust per le bollette esagerate
TIM, altre ''rimodulazioni'' in arrivo
L'algoritmo di ricarica che raddoppia la vita utile delle batterie
Hype e Banca Sella, disservizi a profusione
Falla nei NAS D-Link, ma la patch non arriverà mai
La navigazione in incognito non è in incognito
Le tre stimmate della posta elettronica
Amazon abbandona i negozi coi cassieri a distanza
Marzo 2024
Buone azioni e serrature ridicole
Il piano Merlyn, ovvero la liquidazione di Tim
Falla nelle serrature elettroniche, milioni di stanze d'hotel a rischio
L'antenato di ChatGPT in un foglio Excel
La valle inquietante
La crisi di Tim e la divisione sindacale
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 30 aprile


web metrics