Diverrà forse obbligatoria la "scatola nera" in grado di monitorare comportamenti, consumi e tutti i dati relativi all'automezzo e al conducente, dai percorsi all'inquinamento ambientale e senza tralasciare molti dati personali e sensibili.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-05-2009]
Già l'aveva anticipato nello scorso autunno il ministro Mattioli, auspicandone l'inserimento su tutti gli autoveicoli di nuova costruzione. E' già utilizzato da alcune aziende private, sempre pronte all'innovazione tecnologica se promette un risparmio per piccolo che sia. Adesso inizia a essere adottato persino dalle amministrazioni pubbliche, mentre le assicurazioni dell'auto spingono per imporne l'uso a tutti.
Il dispositivo denominato Certidrive è in grado di registrare entro un massimo di 3200 percorsi diversi i comportamenti di chi guida. Non è del tutto nuovo, essendo già distribuito da qualche tempo dalla Via-Com, una società del gruppo Associated Colsunting che progetta e costruisce sistemi elettronici da installare sugli autoveicoli, fornendo anche un particolare software di supporto che permette di trasferire il log su qualsiasi Pc per essere analizzato.
Il prodotto nella sua ultima evoluzione pare essere in grado di rilevare qualsiasi dato che abbia a che fare con l'interazione conducente-veicolo; verifica perciò la data di validità di patente e assicurazione, l'ora di inizio e termine della guida, il chilometraggio e le fermate intermedie, controlla la velocità anche in relazione a quella massima preimpostata, il carburante immesso e altri dati tecnici e non.
Il software proprietario impiegato per l'analisi e il reporting fornisce inoltre completi resoconti sull'identikit del conducente e del veicolo, gli eventuali verbali per violazione di norme di circolazione, un riepilogo mensile/annuale sulla guida del conducente e il confronto dei dati riguardanti l'interazione di quest'ultimo con i veicoli che guida.
Ovvia a questo punto le conclusioni che si possono trarre; scartata a priori la possibilità di usare il marchingegno per fini utili al cittadino in genere - ad esempio per adeguare il "bollo" ai consumi effettivi e quindi al reale inquinamento prodotto - è purtroppo prevedibile che l'uso pressoché esclusivo sarà di fare le pulci al conducente; da parte del datore di lavoro, da parte dell'assicuratore, da parte dei tutori dell'ordine, dei magistrati e ovviamente da parte di coniugi, amiche e fidanzate.
Se è vero che ormai molte separazioni e litigi coniugali cominciano dall'esame del cellulare del partner e non pochi licenziamenti dall'uso del telefono aziendale, non c'è da stare allegri ora che anche gli spostamenti potranno essere monitorati in modo così continuo e preciso, tanto da ricordare da vicino la rilevazione dei famigerati "tempi e metodi" contro cui si sono combattute nel passato tante battaglie sindacali; ma non è certo questo il lato peggiore.
Come al solito, il difetto non è mai nel mezzo tecnico ma nell'uso improprio che se ne possa fare; ed è indubbio che il CertiDrive - che può essere anche equipaggiato con un rilevatore satellitare - unitamente al cellulare personale o aziendale, costituiscono inseme il più perfetto sistema di controllo dell'individuo, con possibilità di monitorarlo tanto nelle espressioni quanto negli spostamenti, sia al lavoro che nelle pause di riposo.
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